Le norme di qualità stabiliscono quali caratteristiche devono avere le verdure svizzere per poter essere immesse sul mercato. Valgono sia per le verdure prodotte con metodi convenzionali sia per quelle coltivate secondo le direttive bio e vengono definite da un partenariato composto dall’Unione svizzera dei produttori di verdura (USPV) e dall’Associazione svizzera del commercio di frutta, verdura e patate (SWISSCOFEL). Per la prima volta dal 2014, e dopo un lavoro durato molti mesi, le norme verranno ora ampiamente modificate per 65 prodotti. La tolleranza verso lievi difetti estetici è aumentata. Le norme di qualità aggiornate sono liberamente consultabili presso Qualiservice (il centro di competenza per la qualità della filiera della frutta, della verdura e delle patate). Entreranno in vigore a partire dal 1° giugno 2023.
Il settore riduce lo spreco alimentare
Con la modifica delle norme di qualità, il settore reagisce ai numerosi sviluppi degli ultimi anni. Prima di tutto, riduce lo spreco alimentare e dà un contributo importante per l’attuazione del piano d’azione della Confederazione contro lo spreco di alimenti. Quest’ultimo ha come obiettivo quello di ridurre della metà la perdita di alimenti commestibili entro il 2030 rispetto ai livelli del 2017. Inoltre, nel quadro degli schemi di riduzione dei prodotti fitosanitari e delle sostanze nutritive, il settore riduce l’impiego di questi prodotti. Terzo, il settore reagisce all’aumento degli eventi meteorologici estremi legato ai cambiamenti climatici. Concretamente, il commercio accetterà in futuro anche prodotti con lievi difetti estetici che soddisfino però gli elevati standard di qualità. Vengono accettati ad esempio lievi difetti sul bordo esterno delle foglie di insalata e piccoli segni sulla buccia delle zucchine.
I prodotti continueranno a rispettare standard elevati
Con la modifica delle norme di qualità, le verdure svizzere diventeranno ancora più sostenibili. «Siamo felici di poter dare un contributo attivo alla riduzione dello spreco alimentare in collaborazione con il settore del commercio», spiega Matija Nuic, direttore dell’UPSV. «Siamo convinti che i consumatori apprezzeranno e accoglieranno favorevolmente le nuove norme», dichiara Christian Sohm, direttore di SWISSCOFEL.